domenica, Maggio 28, 2023
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Ed Sheeran respinge le accuse di plagio: la sua versione in tribunale

Il cantante britannico Ed Sheeran è comparso in tribunale, a New York, per negare che la sua canzone Thinking Out Loud sia un plagio di Let’s Get it On, di Marvin Gaye.

Gli eredi del co-sceneggiatore di Gaye sostengono che Sheeran, Warner Music Group e Sony Music Publishing devono loro dei soldi per il presunto plagio della canzone. Ma l’artista non ci sta, ecco cos’ha rivelato in tribunale secondo quanto riportato dalla BBC.

Ed Sheeran accusato di plagio: le sue parole in tribunale

Ed Sheeran, in tribunale, si è difeso dalle accuse di plagio. All’apertura del caso, il suo avvocato ha definito l’uso da parte di Sheeran dei testi della canzone di Gaye ai suoi concerti una “pistola fumante“. Ma ha detto che sarebbe “un vero idiota” a farlo se avesse copiato la canzone.

Alla domanda dell’avvocato Keisha Rice su un’altra canzone che ha scritto, Take it Back, che contiene la frase “il plagio è nascosto“, Sheeran ha confermato di aver scritto le parole. “Questi sono i miei testi, sì“, ha detto.

Il cantante è inoltre intervenuto sul filmato di un concerto registrato a Zurigo, che lo mostrava mentre mescolava il testo della canzone di Gaye del 1973 con Thinking Out Loud.

Sheeran ha rivelato che a volte mescolava canzoni con accordi simili durante le sue esibizioni. E sarebbe apparso frustrato quando la signora Rice lo ha interrotto.

Sento che non vuoi che risponda perché sai che quello che sto per dire avrà davvero molto senso“, avrebbe rivelato in tribunale.

Perché il cantante è stato accusato di plagio

Ed Sheeran ne è convinto: nello scrivere Thinking Out Loud non ha assolutamente voluto copiare lo storico successo di Marvin Gaye, Let’s get it on.

Se avessi fatto quello che mi stai accusando di fare, sarei un vero idiota a salire su un palco di fronte a 20.000 persone e farlo”, ammette la popstar.

Nella sua dichiarazione di apertura, il signor Crump ha detto che Sheeran “ha riconosciuto la magia” della canzone di Gaye e ha affermato di aver “deciso di catturare un po’ di quella magia a proprio vantaggio“.

Il processo dovrebbe durare almeno una settimana. Se la giuria riterrà la pop star responsabile per violazione del copyright, il processo entrerà in una seconda fase.

Il caso giudiziario arriva mentre il cantante si prepara a lanciare un tour negli stadi nordamericani e a pubblicare un nuovo album.

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