martedì, Giugno 6, 2023
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Il nuovo film con Johnny Depp è un flop? Le prime recensioni

Johnny Depp era un re di Hollywood: se non era proprio il re dell’industria cinematografica statunitense, era certamente uno dei suoi affascinanti principi. Ma la sua corona è scivolata.

Dopo le sue battaglie legali molto pubblicizzate con la sua ex moglie, Amber Heard, Hollywood potrebbe essere più reticente a lanciarlo in film di successo in questi giorni. Ma fanno le cose diversamente in Francia.

Non solo Maïwenn ha scelto Depp per interpretare Luigi XV nel suo dramma in costume, Jeanne du Barry. In più, il film ha aperto il Festival di Cannes di quest’anno. È stata una scelta controversa, e questo anche prima che Maiwenn fosse citata in giudizio da un editore di una rivista per aggressione.

Se gli organizzatori del Festival volevano dichiarare che non gli importava dell’opinione popolare, questo era certamente un modo per farlo.

Johnny Depp nel nuovo film Jeanne du Barry: “è deludente”

È un peccato che il film stesso sia così insignificante. Oltre a dirigerlo e co-scriverlo, Maïwenn interpreta Jeanne Bécu, una donna di umili origini che divenne l’amante preferita del re negli anni Sessanta del Settecento. È il tipo di storia che è stata raccontata con brio revisionista e femminista in Maria Antonietta di Sofa Coppola, La favorita di Yorgos Lanthimos e Corsage di Marie Kreutzer. Ma Maïwenn ha optato per un approccio più tradizionale e stolido che manca sia di spirito da vespa che di autenticità terrena. Ci accompagna metodicamente attraverso gli episodi chiave della vita da ricchi. Tuttavia, lascia un narratore per descrivere la maggior parte dei momenti drammatici. I palazzi, gli abiti e le parrucche alte un metro sono opportunamente favolosi, ma non in un modo che non hai visto centinaia di volte prima.

È deludente, perché all’inizio ci sono segni che il film potrebbe avere uno spirito più malizioso. Bécu viene mostrata come una ragazza che viene cacciata da un convento per aver letto libri audaci. Poi viene mostrata di nuovo come una giovane donna che si trasferisce a Parigi e si afferma come una cortigiana ricercata, con l’aiuto del suo magnaccia aristocratico, Le Comte du Barry (Melvil Poupaud). Le organizza un incontro con il re, dopodiché lei si sottopone casualmente a un esame ginecologico da parte dei medici reali, e ridacchia al protocollo di palazzo insegnatole da un severo ma dolcemente paziente maggiordomo (Benjamin Lavernhe): a nessuno è permesso voltare le spalle a Sua Maestà quando lasciano una stanza, spiega, quindi devono fare clic-clac all’indietro a piccoli passi strascicati.

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