Una partita controversa si è trasformata in una giornata di polemiche nel calcio spagnolo. Gli insulti razzisti rivolti a Vinicius durante la sfida tra Valencia e Real Madrid hanno scatenato una serie di reazioni.
I cori razzisti
Il Real Madrid ha deciso di agire e ha presentato una denuncia alla Procura generale, definendo gli attacchi un crimine di odio e un attacco al modello di convivenza dello stato sociale e democratico. Il club si basa sull’articolo 124 della Costituzione spagnola per promuovere l’azione della giustizia in difesa dei diritti dei cittadini. Il presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, ha ammesso che il paese ha un problema di comportamento, educazione e razzismo che deve essere riconosciuto.
Le ripercussioni
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha espresso solidarietà a Vinicius, condannando il razzismo nel calcio e nella società. Ha richiamato l’importanza di attuare le regole internazionali, che prevedono avvertimenti e sospensioni definitive delle partite, per contrastare il razzismo.
Tuttavia, le sue parole non sono state ben accolte dal presidente della Lega spagnola, Javier Tebas, che ha risposto a Vinicius criticando la sua mancanza di informazione sulla gestione della Lega nei casi di razzismo. Vinicius ha risposto alle critiche, chiedendo azioni e punizioni concrete contro il razzismo anziché solo parole di condanna.
La situazione ha portato all’agenzia che rappresenta Vinicius a pubblicare un duro comunicato su Instagram, in cui si denuncia il trattamento vile, violento e inaccettabile ricevuto dal giocatore. Si afferma che questo episodio riflette un problema più ampio di discriminazione nel calcio spagnolo, in cui non si accetta il ruolo di un giovane uomo di colore. Si critica anche la presunta complicità della Lega nella discriminazione.
