Novak Djokovic ha scatenato una potenziale lite politica dopo aver scritto la frase “Il Kosovo è il cuore della Serbia“.
Il messaggio, come riporta The Guardian, è arrivato dopo la vittoria contro Aleksandar Kovacevic all’Open di Francia.
Novak Djokovic, messaggio politico in favore del Kosovo
Novak Djokovic ha usato il consueto autografo post-partita, per scrivere il seguente messaggio dopo l’Open di Francia: “Il Kosovo è il cuore della Serbia. Fermiamo la violenza”.
Inoltre, ha anche chiesto la pace dopo la sua vittoria per 6-3, 6-2, 7-6 contro l’americano Aleksandar Kovacevic lunedì. Su una storia di Instagram, poi, ha ripubblicato una foto del suo messaggio.
I commenti del campione di tennis si riferivano ai recenti disordini e violenze in Kosovo dopo le elezioni locali di aprile.
I serbi costituiscono la maggioranza della popolazione nel nord del Kosovo e considerano ancora Belgrado la loro capitale.
Dopo essersi rifiutati di partecipare alle elezioni locali, gruppi di etnia serba nel nord del Kosovo si sono scontrati con la polizia del Paese e le forze di pace guidate dalla NATO.
Dopo la guerra del 1998-99 che ha provocato la morte di almeno 10.000 persone, il Kosovo ha dichiarato l’indipendenza dalla Serbia nel 2008 ed è riconosciuto da più di 100 membri delle Nazioni Unite, tra cui il Regno Unito.
Ma la Serbia lo considera ancora come parte del suo Paese e ha rifiutato di riconoscerlo come stato indipendente.
Le dichiarazioni nel post-partita
Nella sua conferenza stampa post-partita con i media serbi, Djokovic ha dichiarato: “Non sono un politico e non ho intenzione di entrare nel dibattito politico. L’argomento è molto delicato. Come serbo, tutto ciò che sta accadendo in Kosovo mi fa molto male“.
“Questo è il minimo che avrei potuto fare. Sento la responsabilità come personaggio pubblico – non importa in quale campo – di dare supporto. Soprattutto come figlio di un uomo nato in Kosovo, sento il bisogno di dare il mio sostegno a loro e alla Serbia“.
“Non so cosa porterà il futuro per il popolo serbo e per il Kosovo, ma è necessario mostrare sostegno e dimostrare unità in questo tipo di situazioni”.
Djokovic ha dichiarato di non essere stato contattato dagli organizzatori del torneo dopo aver scritto il messaggio. “Non so cosa succederà – ho sentito che ci sono state tante obiezioni sui social – se verrò punito… non mi trattengo, lo rifarei“.
“La mia posizione è chiara: sono contro le guerre, la violenza e ogni tipo di conflitto, come ho sempre affermato pubblicamente“.