Paul Simon ha parlato, in un’intervista a CBS, dell’ipoacusia, problema che lo affligge da qualche anno e che è legato alla parziale perdita dell’udito.
Nonostante ciò il cantautore non ha alcuna intenzione di rinunciare alle esibizioni dal vivo: “Non ho perso la speranza“.
Paul Simon, l’amore per la musica e i problemi all’udito
Cinque anni fa Paul Simon disse che aveva finito di scrivere canzoni. Ma non poteva fermarsi. “Scrivere una frase che ti piace, e solo un secondo prima non esisteva? È come una grande spruzzata di dopamina nel tuo cervello e lo adori. Ecco perché continui a farlo, perché crea dipendenza“.
Ultimamente il cantante ha lavorato nel suo ranch nel Lone Star State, dove si è trasferito di recente assieme alla moglie, la cantante Edie Brickell. Il suo ultimo album da solista, Seven Psalms, è stato registrato nel suo studio di cabina.
Ma Simon ha anche ammesso che potrebbe non essere in grado di suonare dal vivo ancora per molto: infatti, starebbe gradualmente perdendo l’udito.
“È sconvolgente. Riesco ancora a sentire abbastanza bene per suonare la chitarra e scrivere. Ma non riesco a sentire abbastanza bene per suonare con cinque o sei musicisti. Forse va bene. Forse c’è qualcosa da imparare da questo?“.
Il cantante e le esibizioni live: “Non ho perso la speranza“
Nel corso dell’intervista Paul Simon ha parlato dell’ipoacusia e della graduale perdita del senso dell’udito: “Devo vedere di cosa si tratta“.
E, con spirito di accettazione e rassegnazione, ha ammesso: “Questa è la vita. Sai, le persone hanno molto peggio di questo“.
Ha anche ammesso che non è stato semplice accettare questa amara verità. “Non ne sono felice“, ha spiegato, pur non volendo affatto rinunciare alla musica e alle esibizioni dal vivo, di fronte al suo pubblico.
In riferimento alla performance di Simon a Newport l’anno scorso, l’intervistatore ha chiesto: “Pensi che potrebbe essere la tua ultima grande esibizione?“.
“Beh, spero di no“, la risposta di Simon. “Volevo davvero eseguire i Seven Psalms. Non ho perso la speranza, ma sono pronto ad accettare che potrei non essere in grado di farlo“.