Con il caldo infernale di questi giorni, gli esperti suonano l’allarme topi in città, come riporta Adnkronos. Questi roditori, infatti, rappresentano un pericolo tangibile per la salute della popolazione. Secondo la Sima, la Società Italiana di Medicina Ambientale, i topi possono portare fino a circa 40 malattie, dalla salmonellosi alla peste, passando per il tifo e la leptospirosi.
Aumento topi in città a causa del caldo estremo
Allarme topi in città a causa delle elevate temperature di questi giorni. Gli esperti avvertono: “Il caldo estremo che ha investito l’Italia, e più in generale i cambiamenti climatici che hanno determinato un aumento delle temperature medie, incidono non solo sulla presenza di insetti come zanzare e zecche, ma anche sulla proliferazione dei topi nelle aree urbane, con conseguenti pericoli igienico-sanitari per la popolazione”.
La decomposizione dei rifiuti, affidati alle temperature elevatissime dei mesi estivi e lasciati allo scoperto sotto il sole, ha un effetto diretto sulla presenza dei topi nelle aree urbane: “Uno studio condotto lo scorso anno da ricercatori di Stati Uniti e Canada ha dimostrato come l’aumento delle temperature e gli inverni più miti abbiano un effetto diretto sulla proliferazione dei roditori nelle aree urbane. I topi sono infatti animali che non resistono alle basse temperature, mentre si moltiplicano in presenza di condizioni favorevoli come il forte caldo”.
Come prevenire il problema, a cominciare dallo smaltimento dei rifiuti
L’aumento dei topi in città è dovuto anche alla difficoltà di smaltimento dei rifiuti, che invadono sempre più le nostre strade: “L’accelerazione del processo di decomposizione dei rifiuti lasciati sotto il sole presso cassonetti o davanti alle abitazioni nelle aree urbane, fenomeno che si intensifica durante le ondate di calore, porta i ratti a uscire allo scoperto in cerca di cibo e acqua, e incrementa le occasioni di contatto tra esseri umani e roditori”.
Per questo, i ratti escono allo scoperto in cerca di cibo e acqua e ad ogni modo incrementano poi il rischio di contatto tra questi animali e gli esseri umani, che potrebbero essere infettati da malattie come la peste o la coriomeningite linfocitaria.
Perciò, il consiglio è quello di cambiare abitudini: dobbiamo gestire i rifiuti abbandonati in modo tempestivo e igienico per impedire che i topi e altri animali possano creare problemi ad esseri umani e animali domestici.