domenica, Dicembre 10, 2023
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Città del Messico, vulcano in attività blocca l’aeroporto: cos’è successo

Disagi all’aeroporto di Città del Messico, che ha dovuto chiudere temporaneamente a causa dell’eruzione di cenere vulcanica.

Come riporta The Independent, le operazioni sono state riprese sabato, dopo che i voli erano stati sospesi a causa della cenere vulcanica.

Aeroporto di Città del Messico, disagi per un vulcano in attività

L’aeroporto internazionale Benito Juarez di Città del Messico ha dovuto brevemente sospendere le proprie operazioni, bloccato per via di un vulcano in attività.

La cenere, che ha presto causato disagi ai voli, è stata il risultato dell’attività nel vicino vulcano Popocatepetl, secondo Reuters.

Dopo aver rimosso la cenere vulcanica, controllato le piste e verificato condizioni di vento favorevoli, abbiamo ripreso le operazioni di decollo e atterraggio a partire dalle 10:00“, ha riferito l’aeroporto su Twitter.

Le operazioni in aeroporto sono cessate intorno alle 4:25, con voli sospesi per più di cinque ore. Alcuni sono stati ritardati mentre altri sono stati cancellati.

Il vulcano si trova a circa 45 miglia (72 km) da Città del Messico. È attivo dal 1994 ed è regolarmente monitorato dagli scienziati per la sua vicinanza ai 22 milioni di abitanti di Città del Messico e della regione circostante.

La storia del vulcano e il suo monitoraggio

I funzionari aeroportuali non sono stati gli unici a chiudere i negozi a causa dell’attività vulcanica. 11 villaggi della regione sono stati costretti a chiudere le scuole a causa della caduta di cenere, secondo l’Associated Press.

Il vulcano – conosciuto localmente come “El Popo” – è diventato attivo nel 1994 dopo un lungo periodo di dormienza. Da allora, ha rilasciato occasionalmente fumi tossici e rocce nell’aria durante i periodi di attività.

Il team di monitoraggio utilizza una rete di sensori e telecamere per sorvegliare Popocatepetl.

Tale sistema comprende 12 stazioni di monitoraggio sismologico, sei telecamere in funzione 24 ore al giorno e un centro di comando a Città del Messico composto da 13 scienziati che lavorano a turni.

Il centro di comando è gestito dal Centro nazionale per la prevenzione dei disastri, ed è la prima linea di difesa della città.

A differenza dei terremoti, che colpiscono senza preavviso, il team di monitoraggio può utilizzare le letture del vulcano per prevedere quando potrebbero esserci problemi, come nuvole di cenere che interrompono il volo, e inviare avvisi ai funzionari della città.

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