mercoledì, Novembre 29, 2023
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Gli alieni stanno arrivando? Questione di tempo

Sorprendenti scoperte scientifiche hanno sollevato una domanda inquietante: saremo presto scoperti dagli alieni grazie alla nostra smisurata dispersione di segnali radio? Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa Royal Astronomical Society sta scuotendo le fondamenta della nostra percezione del cosmo. Gli alieni potrebbero venire a trovarci presto, e non si tratta più di semplici speculazioni fantascientifiche.

Secondo la ricerca, il nostro pianeta, la Terra, emette una quantità spropositata di segnali radio nell’atmosfera. Ma cosa succederebbe se una civiltà extraterrestre, abitante di un altro sistema solare, dotata delle giuste tecnologie, riuscisse a captare questi segnali? La prospettiva è affascinante e agghiacciante al tempo stesso. Gli alieni potrebbero trovarci molto presto, e non è detto che debbano per forza avere buone intenzioni.

Quanto è interessante la Terra?

I ricercatori hanno condotto simulazioni dettagliate dell’intero spettro radio emanato dal nostro pianeta, per comprendere l’entità di questa “rumorosità” e quanto sia rilevabile da distanze cosmiche. I risultati hanno suscitato profonde riflessioni sul nostro status di esopianeta potenzialmente interessante per civiltà aliene.

Se, da un lato è vero che i trasmettitori TV e radio di oggi sono meno potenti, la proliferazione dei sistemi di comunicazione mobile su scala globale è in continuo aumento. Questi dispositivi emettono singolarmente una potenza radio relativamente bassa, ma l’insieme integrato di miliardi di questi dispositivi è sostanziale. Ciò significa che aumentiamo la possibilità di essere notati da possibili alieni.

Le stime attuali indicano che entro la fine del decennio avremo oltre centomila satelliti in orbita terrestre bassa e oltre. La Terra, già di per sé, risplende straordinariamente nel panorama radio. Ma se questa tendenza dovesse persistere, potremmo diventare facilmente individuabili da alieni avanzati dotati delle giuste tecnologie di rilevamento.

Siamo pronti per il contatto con gli alieni?

In un’epoca in cui l’avventura spaziale è diventata una realtà tangibile e il nostro impatto sul cosmo si fa sempre più evidente, dobbiamo affrontare queste implicazioni con serietà e saggezza. Le future generazioni potrebbero affrontare una nuova era di scoperte interstellari e di incontri con alieni provenienti da altri mondi. Sta a noi, come custodi del nostro pianeta, decidere come affrontare questa possibile realtà e assicurarci che l’umanità sia pronta ad affrontare il grande mistero dell’universo. Il fatto che gli alieni possano entrare in contatto con l’umanità in un futuro prossimo viene ritenuto, ormai, come uno scenario possibile.

Chi scruta il cielo

Dal lontano 1972, la NASA ha affidato il proprio destino di comunicazione nello spazio a una rete di imponenti stazioni radio conosciuta come Deep Space Network (DSN). Questa rete ha il compito di inviare segnali alle sonde spaziali che si avventurano verso i confini del Sistema Solare e oltre, e di ricevere da loro preziosi dati e comunicazioni. Alcuni scienziati hanno iniziato a domandarsi quali stelle sono riuscite a ricevere i messaggi dalla Terra, e quali di esse potrebbero risponderci per prima.

Insomma, gli alieni dove si trovano? Per portare a termine questa impresa, hanno sfruttato il ricchissimo catalogo stellare fornito dalla missione GAIA dell’Agenzia Spaziale Europea, una mappa 3D incredibilmente accurata delle stelle della nostra galassia. In particolare, si sono concentrati sulle oltre 330.000 stelle che si trovano nelle vicinanze del nostro Sole, entro una distanza di 100 parsec, pari a circa 20 milioni di volte la distanza tra la Terra e il Sole.

Una risposta entro il 2033?

Ebbene, la loro sorprendente scoperta è che i segnali del DSN hanno già raggiunto ben quattro stelle selezionate. Ora, se per caso queste stelle ospitassero esopianeti abitabili (e magari già abitati da esseri alieni), e se questi esseri prendessero la curiosa decisione di rispondere ai nostri segnali, i loro messaggi potrebbero raggiungerci in pochissimi anni.

Una delle quattro stelle, situata lungo la stessa traiettoria dei segnali inviati dalla Pioneer 10, potrebbe aver già lanciato una risposta che giungerà fino alla Terra entro il 2029. Inoltre, i radiosegnali provenienti da altri due sistemi stellari raggiunti dai segnali della Voyager 2 potrebbero raggiungerci rispettivamente nel 2031 e nel 2033, portando con sé le misteriose comunicazioni di creature extraterrestri.

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