Durante la semifinale di Champions League di pallavolo, la giovane atleta della squadra Igor Gorgonzola Novara, Julia Ituma, è tragicamente precipitata dalla finestra del suo hotel ad Istanbul. Prima di questo incidente, Ituma aveva già dimostrato la sua abilità sportiva vincendo l’Europeo Under 19 indossando la maglia azzurra.
La tragedia in Turchia
Una giovane campionessa di pallavolo è stata trovata senza vita dopo la partita dei quarti di finale della Champions League femminile. Julia Ituma, 18 anni, giocatrice dell’Igor Gorgonzola Novara, è precipitata dal sesto piano della sua stanza d’albergo a Istanbul. Non ci sono ancora certezze sulla causa della sua morte, ma l’ipotesi del suicidio non è esclusa.
Chi era Julia Ituma?
Chi era Julia Ituma, la promessa del volley italiana che ha conquistato l’Europa lo scorso anno? Novara è in lutto per la sua scomparsa e le autorità italiane, turche e l’ambasciata di Ankara stanno seguendo la vicenda da vicino per prestare assistenza alla famiglia e alla squadra.
Julia Ituma era nata a Milano da genitori nigeriani ed era considerata una promessa del volley azzurro. Alta 192 cm e fisicamente prestante, aveva vinto l’Europeo Under19 l’estate scorsa con la maglia azzurra. La sua morte improvvisa ha scosso il mondo dello sport e non solo.
Le parole prima dell’addio
La stella della squadra di pallavolo Igor Gorgonzola aveva confidato alle sue compagne di squadra e all’allenatore che non si sentiva bene, prima di scrivere un breve ‘arrivederci’ sul gruppo WhatsApp della squadra. Poi, senza lasciare alcun altra traccia di dove stesse andando, è accaduta la tragedia nella sua stanza d’hotel a Istanbul.
Le autorità turche stanno indagando, ma la compagna di stanza di Julia, la spagnola Lucia Varela Gomez, non riesce ancora a credere che qualcosa del genere sia potuto accadere. “Abbiamo parlato fino all’1.30. Poi ho dormito. Sono stata informata che era caduta la mattina”, ha dichiarato, visibilmente commossa. Cosa sia passato per la testa di Julia in quel momento rimarrà un mistero, ma per chi l’ha conosciuta, il vuoto che ha lasciato sarà difficile da colmare.